Johannesburg, 24/10/2018 – La fornitura di servizi di livello internazionale ai bookmaker africani, in un mercato dalle enormi potenzialità. Con questo obiettivo, anche Stanleybet è presente a “ICE Africa”. A spiegare, ad Agipronews, le strategie dell’operatore inglese è Luca Grisci, Managing Director del gruppo.
Grisci, con quali obiettivi siete alla fiera del gaming di Johannesburg?
“Presentiamo – grazie anche a Media System Technology, che ci ha dato l’opportunità di condividere lo stand a “Ice Africa” – il nostro marchio B2B Magellan, con l’intenzione di espandere la nostra presenza in Africa. Siamo già presenti in Nigeria grazie all’accordo con un bookmaker – Bet1960 – a cui forniamo i nostri prodotti Virtual”.
Che struttura ha il mercato in Africa?
“Ci sono molti operatori di piccoli dimensioni e quattro-cinque grandi bookmaker, due dei quali molto conosciuti anche in Europa”.
Cosa state proponendo ai visitatori del vostro stand a Ice Africa?
“Il prodotto di punta è il virtual game “Trident”, ma stiamo presentando anche il nostro sistema di accettazione di scommesse, sia self-service, sia con l’ausilio di operatori di sportello”.
Il focus di Stanleybet quindi è soprattutto sul retail?
“In questo momento sì, anche se non dimentichiamo l’online. Tra poche settimane saremo pronti con il “Trident” in versione mobile e web. Successivamente offriremo gli altri prodotti, tra cui i virtual games su motori, sulle corse di cavalli e di cani, e le lotterie istantanee come il V-Keno”.
Quali sviluppo può avere il mercato delle scommesse in Africa?
“Il continente ha enormi potenzialità, in prospettiva molto superiori all’Europa. Se volessimo fare un paragone, l’Africa del betting è attualmente simile all’Europa di venti anni fa. Il mobile è lo strumento principale sia per i sistemi di pagamento sia per la partecipazione ai giochi e alle scommesse. E i margini degli operatori, in ogni caso, sono estremamente incoraggianti: un aspetto che ovviamente ci interessa molto, anche come fornitori di servizi”.
Quale sarà Il prossimo passaggio del vostro approccio all’Africa?
“Stringere accordi e firmare contratti per portare i nostri prodotti in diverse nazioni. Puntiamo ad un operatore in ognuno dei dieci mercati principali, in particolare quelli regolati che danno più garanzie a giocatori e bookmaker”.
Fonte: NT/Agipro


Comments are closed.